Perdersi…

Che dolcezza di conforto

puo’ essere la natura

cosi’ libera di essere

cosi’ cambiamento senza ombra

cosi’ placante solo ad ammirarla

nella sua esemplare essenza

che ogni possibile cruccio

viene spazzato svelto

solo aprendo sguardo ad anima

al canto dell’infinitezza.

Quanta contemplazione diventa

quel perdersi dietro ad ogni movibile

…un cicaleccio cantato finemente

…un venticello che sembra carezza

…un attraverso me che unisce al tutto

…un sorriso di beatitudine accennante

…un rumoreggio d’onde dentro l’eterno.

Quanto pensiero e anima s’abbracciano

in quella simbiosi che m’accompagna

nello scorrere del tempo non sprecato

mentre silenzio e’ profondita’

mentre affondare fino a dentro nel fondo

sembra ricompensa di qualcosa

per quell’emozione che diventa me

per quella vibrazione che diventa poesia

silenzio di parole che spaccano un senso

quello mio dell’attimo afferrato

che mi porta ad essere pienezza

insieme al canto dell’aperto ameno

che mi rende cosi’ me…

 

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