Infinito di silenzio
e’ l’armonico ritorno
all’origine dell’ovattoso
proteso a luce dell’immenso
capace d’aprire il concertare
proprio dal profondo
quella platea di pensieri
che s’accavallano prigionieri
mentre il silenzio da’ voce ad essi.
Parlar da soli
e’ il rimbombo del chiacchierare
con me stessa che si crogiola
nella riverenza all’attimo
cosi’ proficuo d’intensita’
che sorrido in me per me
cosi’ ancora tesa a vita
in un fuori che non sento
poiche’ il dentro e’ re di me.
Cavalcano sinapsi libere
d’esser grata al cio’ che incanta
la mia appartenenza piena
a quei sotterranei dell’anima
che pulsano di vita altra
e…benefico d’editti prepotenti
che mi trasportano ad accarezzare
tra ciglia semichiuse
l’ardire dei raggi di luce
che scaldano persino quell’idea di me
che aspetta di vedersi proiezione
d’una uguale intensita’ che s’apre…