Anche le pietre
sentono il risveglio di senso
che anche cosi’ ha un perche’
nella staticita’…c’e’ vita
per quell’energia contenuta
che non viene mai ascoltata.
Sembra il flusso dell’umano
la pietra dura di comprendonio
che pensiamo sia morta
che giustifichiamo di pochezza
quasi nella simile destinita’
che diamo a loro e a noi stessi.
Duri come pietre
ignari d’avere vita nascosta
scagliamo il nostro valore
come pietre che irrompono gli strappi
quelli del dolore e dell’infelicita’
mai quelli contrarii che portano dentro
l’appartenenza a vita.
Duri come pietre
restii ad essere consapevoli d’altro
passiamo tutto il tempo umano
a perdere soltanto opportunita’
a devolvere ad altri il destino
quello che si dissolve nella nullita’
con la paura ad essere
con i sensi della colpevolezza
quasi che quella durezza pietra
fosse ghiacciosita’ da esibire
per essere vittime di pietra morta…