La poesia decanta
quell’emozione dentro
che apre il sacro
nell’oggettivarlo di presenza
in ogni tratto che compete
alle anime capaci d’essere
messaggere solo d’amore.
E’ un scioglier dentro
di quella dolcezza avvenente
che prende le mani a dovere
come quell’imperativo cosi’ kantiano
che non puo’ essere inascoltato
per cio’ che rappresenta di proficuo
in ogni avvenire che acquista senso
nello spessore d’una invisibilita’
che partecipa in una crescita ulteriore
di quel senso che unisce l’umano
ad essere bellezza non piu’ grettezza
ad essere amorevolezza non piu’ odio ferente
quando riuscire a non essere uomini
sembra piu’ facile e comodo
per cio’ che nessuno ha mai comunicato
…di bellezza ed amorevolezza
che e’ dentro ogni umano che le ritrova
ogniqualvolta si emoziona assuefatto
a quell’idea d’un potere posseduto
che migliora ogni mortalita’ in vita
quella della propria anima viva
capace di poggiarsi nel volare
nei lidi dell’amore e della bellezza…