Quanta celestita’ intorno
come fosse da inglobare
attraverso lo sguardo
per trasformarla in altro
di qualifica interiore.
I toni cosi’ variabili
nel cielo chiaro
nel mare un po’ piu’ scuro
e’ la pennellata della natura
che s’erge ad esser meraviglia
per ogni volta che guardare
resta la sintonia in noi
di qualcosa d’ancor piu’ grande
eguagliati a medesimo spessore
le meraviglie di dentro
e…quelle di fuori noi
cosi’ unite da un collante strano
a cui mai diamo retta
perche’ ci fa sentire un po’ ingenui
per quella sacra bambinita’
che comunque ci appartiene
anche se ci neghiamo tale gioia.
E sempre a dirci no
e’ l’unico modo conosciuto
per esser privi di giocosita’
quasi fosse delittuosa l’opportunita’
di renderci piu’ sereni
cosi’ da poter essere garantisti
anche verso il futuro dell’umanita’
che ha tanto desiderio di sperare…