Attraversando l’anima
s’individua sempre
quel possedere infinito
che rappresenta quanta grandezza
permea il sentirsi adeguati
al personaggio recitato
portato a mostrar di te stesso
sempre il contrario del c’e’
mai la combaciante realta’
di cio’ che mai appare.
Maschere di finzione
sono compagne di viaggio
che si beano tanto
d’esser anche naturali
quando il macabro e’ li’
nella mascherata fatta
per potersi dire…vivo.
Quanti sorrisi falsi
quante parole vuote
quanti compromessi pattuiti
pur d’apparire mai essere
cio’ che in verita’ si e’
con tutti i difetti e le contrattazioni
che sanno tanto di svendite
mentre s’acquista il nulla.
In quel nulla ci sei pienamente
perche’ e’ tutto recitato
mentre nel silenzio personale
s’arriva forse a capire
quanto non vivi di te
ma per gli altri…a loro volta
…mai se stessi
nel gioco…si’
che e’…dimenticarsi
del rispetto verso te stesso…
Wohh precisely what I was looking for, thankyou for posting.