Il sole di tepore
nella quasi primavera
con il clima del meridione
che trasforma il marzo
in un maggio di bellezza
nell’incanto del risveglio.
Il mare cosi’ colore
e’ la meraviglia estasiante
d’uno sguardo a mo’ di tuffo
che spontaneo t’allerta
a quell’incentivo nell’umore
che acquista brillantezza.
Qualche cima montagnosa
ancor piena di candore
sembra arrampicarsi per essere
se stessa simbolo invernale
anche se mai lo si direbbe.
Uccelletti svolazzano felici
pieni di canti espressi
con il dondolarsi cosi’ pieno
nelle pieghe dei fiori gialli
che impazzano nell’invito
a render omaggio all’anima
mentre raccogliendone uno
affondar narici nell’essenza
di quel recider lesto che conserva
l’odore della vita messa li’
nel fiorellino che riempie respiro
di vita gialla come il sole
che gioca d’ombra con me che sorrido…