Grazie…infinito riempente
di tanto vuoto arcuito
dalla stoltezza di mai accorgersi
di cio’ che circonda intorno
dentro la bellezza di guardarlo.
Immergersi nel totale
che ingoia ogni pensiero
quando l’anima afferra
la proiezione di se stessa
come il dono ricevuto
proprio sempre che…ci si abitua
quasi fosse inutile sentire
…quell’invece di grazie
che proietta invece gratitudine
cosi’ sgorgante naturalmente
da non recepirne invece
la grandezza nell’umile porsi
d’innanzi alla perfezione
come facenti parte unicamente
proprio con tanto inchino
che sembra nell’immobile respiro
quell’alito che si dissolve
nella vita che continua
immemori di cotanto dono
d’un immenso cosi’ nostro.
Il nostro grande insieme al piccolo
come l’unica possibile realta’
d’un presente cosi’ presente
che l’emozione e’ proprio intensa
invece di negarne pregio…