Nutrire noi stessi
e’…non accettare mai
quel migliorativo fallace
d’una macchina attiva
che tiene la vita sospesa
in attesa di uscire uomini
non piu’ venduti ad un miraggio
quando nemmeno t’accorgi
del tuo vivere estremo
mentre nel supino d’un letto
guardi un albero scarno
che muove i suoi rami liberi
piu’ di te e delle tue catene.
Catene possono diventare
danari e…potere
lusso e…apparenza
mentre affogarsi la vita
bevendo il suo succo
sommerso nell’ebbro d’attimo
ridotto oggi a solaggine
con neanche te stesso per amico
perche’ non l’hai nutrito d’amore.
Nutrirsi d’amore
non e’ che vivere ancora
capendo l’attimo pieno
cosi’ poco comunemente afferrato
mentre tristezza rimane amica
perche’ non hai saputo ricordare
quanto e’ bello e grande amore
specie quando lo amplii nella vita…