Vortici sono
quei voli pindarici
nel gruppo compatto
che urla d’umano
verso le mete del cielo
di primo mattino
senza nuvole intorno
quasi diafano di assenza
d’un creato cosi’ piatto
senza alcun colore.
Riposano ora che stanchi
poggiano i corpi affannati
in attesa di sole
aspettando di brama
per scaldarsi anche loro
al calore di raggi
tardivi stamane.
Ancora qualcuno urla
nell’immenso silenzio
che viene ad ampliare
il grido quasi dolore
che spacca il dormire
di chi attende la vita
quella che chiama d’appello
quella che vive dentro ognuno
prepotente d’editti
prepotente di respiro
quando la lasci arrivare
quando abbandoni la vaghezza
di essere poi sempre te stesso…
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