La voragine…

Che compito ingrato

…quell’esser madre

specie quando setacciate

sono dai giudizi perentori

di chi le guarda con sagacia.

Anch’io ho analizzato

la mia di madre

digerendo e andando avanti

quello che non si accetta

per l’egoismo sempre d’esser figli

pronti sempre a volere di piu’

anche quando un limone premuto

piu’ di quelle gocce non puo’ dare

anche a volerlo premere di piu’

cio’ che rimane e’ quello

il potenziale di contenuto

che puo’ essere piu’ o meno

quel desiderabile che non c’e’.

Quando non si da’

e’ perche’ non c’e’

accettarlo e’ considerare persona

quel che ti ha tenuto in grembo

con il suo potenziale di vissuto

che incide sicuramente sul dare

che…nelle madri e’ quasi sempre

quel massimo originale

capace d’essere elargito.

Non e’ cattiveria ne’ ingratitudine

sapere che l’amore e’ potenza

solo nella misura di gratuito

che anche denso di tematiche

d’ìun personale di bagaglio

si porta sempre dentro

comunque e dovunque

sei quel che sei realmente

quindi inutilmente si creano

quei vuoti di mancanza

strutturati in ogni vita

che puo’ comunque soppiantare

quell’Universale che e’ altro.

Amore e’ altro

amore e’ troppo grande

amore e’ infinitezza

amore e’ coglierlo

sapendo che e’ voragine

incolmabile per tutti…

 

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