Per amore dell’amore
l’uomo e’ diventato
portatore d’arte fine
perche’ vivere l’amore
e’ un regalo che l’esistenza
…non fa a tutti.
Amare e’ sublimare
raffinando quella percezione
di musicalita’ interiore
che ci rende felici e pieni
sazi di sensazioni…emozioni
che ci avvicinano al sublime.
E’ un regalo che non e’ di tutti
non e’ facile perche’ e’ crescita
non e’ facile perche’ e’ trasportio
per quell’alterazione di realta’
che fa si’ che l’abbandonarsi all’altro
resti non piu’ difendersi ad oltranza
per quello sballo automatico
che ci dispone alla donosita’.
Nel suo nome si puo’ credere
di essere capaci di costruire
quel due che diventa uno
quel due che diventa noi
quel due che diventa tutto.
Quanto e quando e’ vero
quanto e quando e’ possibile
che per amore dell’amore
ci sia la maturita’ d’accogliere
e’ il dilemma d’ogni incontro…
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Amore come musicalita’ interiore. Questa è proprio una giusta definizione…siamo dotati di note interne e di melodie cosmiche che spesso possono rapire l’altro divenendo uno e noi.
Siamo musica che si diffonde nel cosmo…amare l’altro abbisogna poi di abbandono…abbandonarsi all’alterazione della realta’. Salire poi sulle nuvole.