Quel nuovo…

Accucciarsi nella piacevolezza

che puo’ essere quell’acquieto

di rassegnata compiacenza

nella crescita perenne dentro

cosi’ avvicinante anima

di quel mistero svelato li’

d’esser portatori di bellezza.

Assuefatti dalla carezza

di cio’ che e’ pacato di pace

e’ quel senso nuovo cosi’ grande

che l’accuccio preclude festa

ed e’ l’intrinseca percezione

capace di regnare dentro

per condensare poi la vita

in un presente piu’ ricco di densita’

che e’ coraggio d’accettare

tutto cio’ che si e’ rincorso

…nell’inutile tempo perso

ad essere non corrispondenti

a quel potenziale d’amore appartenente

proprio a quell’arresa apparente

che in realta’ e’ crescere.

Quanta ribellione agli editti

del comune senso statico d’essere

mai soggettivita’ privilegiata

in collocamenti sfalzati dentro

cosi’ invece maestri di te stesso

e…accucciarsi al piacevole

anche di cio’ che puoi diventare

se il silenzio t’accarezza…

 

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