L’immenso visionato
nell’istante del presente
e’ afferrato con tanto
in quel tutto concertato
da una profusa dimestichezza
con l’altalena umorale
che nell’immenso arriva a fendere
la grandezza inspiegabile
del solo immenso.
E’ canzone dentro
quel cinguettare armonioso
di cio’ che circonda l’attimo
nella trasparenza delle acque
d’un mare cosi’ culloso
d’un mare cosi’ dolce
che l’anima si esalta sola
senza alcun bisogno d’essere
persino la fantasia aiutosa
quando devi innalzare te
accanto a tutto cio’ che senti
e che non puoi afferrare
cosi’ imprigionato nell’ovvio
paletto dell’irrangiungibile
pur se il tacerti l’immago
sembra cancellazione
nella vivezza invece presente
degli attimi di vita piena
quando l’immenso visionato
era paragonabile come oggi
a tanto abbraccio reso e…avuto.