Buongiorno al mio pianto
che sgorga sempre allorquando
non trovo la mia strada
quella capace di portarmi a meta
quella che desidero
quella che mi da’ sorriso
quella che mi appaga dentro
quella che mi rende migliorativa.
Nessuno te la richiede
quella miglioria che vorresti
per saper e poter esprimere
meglio d’ogni parola
i fatti che conseguono a fatti
che dovrebbero misurare la distanza
quella che ha diviso dentro
quando la lontananza dell’ottimo
capace di scaturire naturalmente
ti assesta nei giochi che palesi
la difficolta’ di raggiungere quel tuo
ed e’ cosi’ tuo che piangi
con la rabbiosita’ d’obbiettivita’
che rende verita’ estreme
nel dolore d’Universo che piega
anche la gioia piu’ gioia a nulla
forse perche’ l’hai trascesa dentro
quella certezza che potresti essere diverso
se solo i giochi si trasformassero
per donare quella piu’ gioia che non e’ nulla
anzi e’ forse la risposta che esiste
c’e’ la gioia ma dove e’ andata a nascondersi?