La superficie delle onde
cosi’ correnti verso il divenire
sembra voler parlare
dell’abbandonarsi a cio’ che e’
per quel naturale corso
di tutto il reale e l’irreale.
Ogni cosa di dubbio
deve avere il tempo d’essere
per quell’evolversi dentro
che fa d’ogni soluzione
quella esemplare diversita’
che spinge ad essere nella singolarita’
proprio cio’ che deve essere
nel qual caso…del mare
puo’ essere sempre mare
ma a secondo del corso suo
divenire pace o guerra
nella sua piu’ alta espressivita’
che e’ gia’ in se’…che e’ movibile
per cio’ che viene a formarsi
nell’immagine prodotta.
Perdurare nell’obbligare
e’ solo non rispettare le nature
e’ solo non comprendere che tutto e’ li’
nel cambiare…all’improvviso
nel capire…all’improvviso
cio’ che si e’…non cio’ che non puo’ essere
nel lievitare che aumenta l’importanza
dei sogni portatori di verita’
per quell’esser comunque speranza…