Chiudere l’anima
nel recinto delle azioni
e’ quel tentare umano
di dare regole dettato
dentro le strutture della gabbia
quella gabbia che e’ sempre
…prigionia da esibire
come fosse regolante e regalante
quella non passione
del rischio imprevisto
nell’incalcolabile dello spazio.
Spazio e’ l’infinito posseduto
d’esser capaci di volare
con l’arditezza che ti consenti
per essere liberta’.
E’ l’intelligenza dell’anima
quella particolarita’ individuale
di voler essere attori principali
del proprio dramma esistenziale
nel dolore di vivere
con la sola influenza di scegliere
la vita intessuta nell’emozione
dell’illimitato infinito posseduto
che ti precipita nella parte
con quella vervé che e’ distinguibile
perche’ s’applaude sempre
quando lo spettacolo e’ cosi’ vero
perche’ alla fin fine non si recita
ma si vive la propria istintivita’
come fosse verita’ che e’ tangibile…