Quante vite…senza vita
aspettando la fine
cosi’ placante nell’obliarsi
nel diritto di nascita
che si completa poi nel morire
per quel trasformarsi continuo
d’ogni cosa morente
in forme diverse che diventano
cambiamento…solo cambiamento.
Non c’e’ logica alcuna
nel pensare che tutto finisce
quando osservare l’Universo
ti rende risposta alla domanda
e’ solo non sapere cosa diventerai
che crea la paura di essere nulla
quella mancanza di senso
che non puo’ essere collocata nella certezza
quando morire e’ solo cambiare forma.
Non sapere…non capire
ne’ come…ne’ perche’
rimane la differenza d’un distacco
che pur c’appartiene rendendoci
…finalmente uguali
nella sorte comune unificante.
Quanta pace e’ invece l’abbandono
quando alla fine ognuno sa’ dentro
se e’ stata la sua vita utile o spreco
di cio’ che sei venuto a fare e a dire
di cio’ che bilanci da solo in amore
quello che unisce il vivo o il morto di tutto…