L’esser proprio fantasmi
di corpo neanche accostato
al cuore desideroso
d’esser per lo meno presente
nell’assenza completa.
Io non depongo speranza
sapendo quanto il cuore
puo’ arrivare a fendere l’assoluto
in quel divenire strano
che improvviso potra’ sbandierare
la sua impalpabile forza
che nella mia vita
ha sempre regnato.
Portento di sofferenza
e’ quando si usa il cuore
anche…ogni volta che senti perdere
la fiducia in te stesso
per quell’invisibilita’ palese
che forse puo’ sembrare indifferenza
mentre si sa che non e’ vero
quel brutto pensiero che circola
proprio per distruggere l’anima
che viene sempre bersagliata
nel gioco d’essere o d’apparire
che si crea nel pensiero fuorviante
quando vorresti nel tuo desiderio
cio’ che e’ cosi’ lontano
mentre chiedi solo d’essere
nel mondo che poi sbriciola sogni
quasi fosse l’ignominia…volere…