Tanto sonno tende a porgere
quella stanchezza dentro
come se piegati alle constatazioni
fosse ovviamente la metamorfosi
di tutto cio’ che e’ coraggio
nel sapere con coscienza
quanto vorresti invece dormire
come un eterno di pace
che dovrebbe avvolgere condiscendenza
a cio’ che si muove ad essere
…nonostante tutto.
Chiudere gli occhi e riposare
nel cavalchio che si succede
a cio’ che all’oltre si unisce
per la magia che non sai prendere
dai segnali altissimi
che i lembi d’un sipario
sono pronti ad essere per te
la scena da cogliere dentro
per diventare per te pezzo di vita
mentre la vivi davvero
non e’ piu’ inseguirne evoluzione
ma e’ corresponsione che hai sentito
d’altri sensi e modi corrispondenti
a cio’ che sei e diventerai
nella reale visuale d’un vivere
quelle trasposizioni inferte
all’onda d’un destino realizzante
la fine e l’inizio d’un pezzetto
cosi’ tuo che non lo condividi…
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