La musicalita’ della corrispondenza

con quell’infinito che ci circonda

sembra la constatazione d’essere

piccoli di…effimerita’

ma…grandi di accrescimento

ogniqualvolta ci fermiamo

quell’attimo necessario

a sentirci proprio degni

ad accettare quella limitatezza

che nell’avventuroso viaggio

a volte ha frenato le corrispondenze

come se fosse piu’ facile

non affrontare l’invisibile

quello che crea diversita’ in ognuno

pregnandoli di caratterialita’

quasi come se l’influenza destata

fosse anonima e passeggera

nel crearci opportunita’ consone

che ci comprovano l’esistere.

L’essere per un perche’

e’ l’agire commisurato a quel particolare

identificativo di ogni vita

che destamente s’attiva ad essere

coerente solo a cio’ che e’

in qualsiasi sua spiegazione

perche’ quell’invisibile ci attraversa

anche se mai c’e’ l’attenzione pronta

a considerare quel dettato in azione

per non essere capaci assai

d’esser onesti fino in fondo…