Quanta solitudine e’ il mondo
in quel mai persino esprimersi
di candore ingenuo ch’appartiene
ad ogni singola testa pensante
il cui silenzio di confronto
e’ proprio il peso della societa’
fatta di tanti universi soli
che mai si tendono tra loro
nell’abbraccio di costernazione
che puo’ essere condivisione.
Quella e’ vera accettazione
d’un percorso cosi’ strambo
di mai dirsi con l’anima
io…ora…nell’attimo d’ora
sono quello che pensa…questo
sono quello che sente…questo
sono quello che fa qualcosa per cambiare
perche’ quel “questo” e’ nostro.
Non esiste il mio “questo”
ma…il nostro problema
ma…il nostro soffrire
ma…il nostro gioire
mentre il segreto di questa verita’
e’ cio’ che divide l’unito nell’unione
e’ cio’ che crea i baratri di finzioni
mentre la tristezza d’esser soli
si piega di realta’ d’uno scotto
quasi la punizione inflitta al mondo
…la non condivisione
ne’ di gioia…ne’ di dolore…
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Ho dovuto aggiornare la pagina tre volte per riuscire a leggere l’articolo. Per
Blog davvero interessante, peccato non sia ancora disponibile la versione mobile. Almeno io non l’ho trovata, infatti per leggere questo articolo sul mio telefono ci messo mezz’ora. Perlomento era interessante e ben scritto.
Articolo molto interessante