La barchetta solitaria
rivolge il suo andare
verso la chiarezza di …chiaro
che in mezzo al mare limita
l’ampiezza d’una bluita’
cosi’ densa che e’ riempirsi.
E’ candida di bianchezza
la barchetta solitaria
cosi’ piena d’unicita’
che posso afferrarne il senso
qui appollaiata ai margini
del mio muretto osservatore
che domina tutta la larghezza
della grandiosita’ che puo’ esserci
espressa in un rapito sguardo
che incamera ogni dettaglio
per non dimenticarlo mai
nello stretto del cuore afferrante
mentre lo stridio di gabbiani
s’intreccia al maestoso vento
che sprigiona quantita’ e qualita’
di tanta liberta’ cosi’ viva.
Mi ebbro io da sola
di quanto intesse il tutto
mentre il mio piccolo afflato
s’unisce e si gloria
di farne parte
d’esser qui per poter urlare
la vivezza dell’essere
mentre dimezzo la facolta’
per divenire nulla
ed e’ quel nulla che dona liberta’
di poter essere o non essere
quel puntino contenitore
di tanto ardire dell’immenso
…trasparente che s’infila
a rendermi volo nella pienezza
di non essere per essere
di essere per non essere
senza che cio’ sia fondamentale
nello strutturare la mia idea
che non si piega
anzi…vola a prendersi
quella fierezza palpabile
che puo’ essere chissa’…