Il piegarsi al negato
per quella trattosita’
che percuote l’esistente
sente la tristezza afferrabile
…l’unione col sapere
quanto difficile e’ il sorriso
mentre si passa la vita
col macigno irrisolto
che piega la gioia nella vuotaggine
quasi che fosse un prezzo pagato
per essere poi…spettatori
del proprio vivere piegati
nella smorfia di dolore interno
che si propaga a spegnere
l’entusiasmo di viversi.
Il piegarsi sembra l’arrivo
nei palliativi che abbracciano
quella certezza di perdenza
nel non amare persino
qualche avvisaglia ch’arriva
a scuotere quel ghigno interiore
che prevale sulla bellezza d’afferrare
quando e’ fuorviera d’una diversita’
atta a trasformarti dentro
come quella consapevolezza
d’esser incapace di coglierla
nella paura d’avere amore
che se t’accorgi e’ il mezzo
quello che svela la gioia
d’esser degni e meritevoli….