Stare infossati di sguardo
nel dirigerlo sempre indietro
mitizzando un passato
ingloriato nel ricordare
quanto di quella dimensione
ora e’…rimpiangerla
ancorato a polipo
a quella sensazione lontana
di pienezza pochezza
facendo scempio di cuori
legittimati dall’incoscienza
che oggi a guardarla bene
era l’uso improprio di giovinezza
quando s’era scaltri d’egoismo
pensando che fosse giustezza
quel modo irrefrenabile
di consumare la vita
nell’ignobile mai crescita
d’uno sguardo proprio dentro
fiondato al rimirare
solo un conticino oggi azzerato
d’aver mai scelto davvero
il valore d’una vita si’ spreco
di potenzialita’ un po’ piu’ profonde
che accomunano i sani mortali
quando si chiedono la direzione
d’un equilibrio gia’ falsato
dal proprio egoismo radicato
sentendo la padronanza istintiva
mai sorretta dal senso d’amore…