Condividere il quotidiano

con l’intensita’ dei protagonisti

sembra il voler acquisire

quella certezza d’esserci

fin dal primo albeggiare

con il canto del risveglio

d’una natura cosi’ insegnante.

Apprendere ogni istante

la bellezza di se stessi

in comunione di musicalita’

che ad ogni tono diverso

sembra entrar nell’infilarsi

a placare lo spasmo di percorrere

una sequenza sconosciuta

che rende vivezza invece

a quella mortalita’ costante

che s’allontana sempre piu’

perche’ sei ora invece degno

d’esser creatore insieme a tanto

d’una dignita’ di te stesso

mentre attraverso l’accidentato

sei invece a planare l’infinito

come fossi altissimo nell’aria

libero d’essere chi sei

libero d’esser capace d’essere

solo cio’ che sei…semplicemente

solo cio’ che sei…meravigliosamente

mentre la strada del quotidiano

sembra il cielo da raggiungere

nella felicita’ d’esserci in pienezza…