Quando percepisci l’anima
in qualcosa di più grande di te
in qualcosa che non vuoi chiederti
in qualcosa che non avrebbe mai perchè
…sei arrivato nel posto giusto
quello che rende equilibrio interiore
che acquisti nel valorizzare
soltanto ciò che è quel “pizzichiello”
che già che c’è…diventa fondamento.
E’ uno stato d’eccezione
che…sapendolo afferrare
con tutto il non rifiutarlo
devia il percorso vitale
nella coerenza vera di te stesso
per quel che s’avvale di consistenza
in un mondo che depriva
perchè la felicità è pure costruzione
per quel volere essenziale di potenza
che ha una valenza densa di te
con la capacità d’ascesa che avvia
ad essere solo migliorativa.
E’ un assoluto abbandono
agli istinti costruttivi regnanti
nella ricerca costante di forma
dove riesci ad essere dal nulla…tutto.
Si uniscono le due avverse e contrarie
…mancanza di forma con il vedere quel tutto
infilato dentro…d’emozione viva.
Affini il sostanziale oggettivo
che diventa soggetto in te stesso…