Una tipica famiglia
è raccolta a prendersi
…la bellezza dell’intorno.
Un lui…una lei
ed una bimba con trecce ordinate
…rincorrono la pace del posto
capace d’entrare fin dentro.
La bimba…lancia nel mare
i sassi bianchi che scompaiono
mentre il lui…cerca di farle vedere
il lancio di pietre che strusciano
proprio a combaciar con l’acqua
che schizza intorno la gioia
nel gusto d’un gioco felice
premiato da due occhioni attoniti
che riescono a vibrare
insieme a quel lui…papà.
Il quadretto ? Dolce assai
quasi che…scavandosi dentro
non se ne ha ricordo più
perchè magari…non c’è quel ricordo
d’un regalo così compenetrante
mentre ora Treccine…è in braccio
per guardare meglio nella trasparenza
il percorso d’una magia amorevole.
E’ rincuorante assaggiare dentro
quella simbiosi altra che accomuna
…la semplicità dei gesti
alla complessità del risultato finale
…Treccine ricorderà l’eterno amore.
Ciao Giandita scala, siamo il papà e la bambina (Treccine) ora cresciuta, volevamo ringraziarti per questo regalo che ci hai fatto. A distanza di anni abbiamo riletto insieme la tua poesia e ci è piaciuta molto come allora. Caterina (Treccine) purtroppo non ricorda quel giorno ma io sì e questa poesia ci aiuterà a ricordare “l’eterno amore”.
Grazie