Che accomuna…

Cara infinitezza

che si muove così a tratti

quando con lo sguardo

vorresti svelare il suo segreto

così stretto nell’espansione

svelante il suo mistero.

Unirsi con lo sguardo

mentre l’anima gioisce

d’un dono così troppo per te

che ne senti solo onore

d’esser destinatario ancora

del sempre che è eterno.

E’ un sempre che accomuna

quell’essere che esulta

per quanto riuscibile c’è

in quel carpire l’unicità

d’un unione così densa

che solo la meraviglia d’essere

ti prepara ad affrontare

con gioia raccolta

ogni piccolezza umana

di cui portiamo peso dentro

senza far caso più

alle fortune degli attimi

che s’intrecciano di magicoso

ogni volta che t’ascolti

con quell’amore per te

sacralità che benedici

con la stessa prodigalità

d’un infinitezza interiore…

 

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