Mi ero persa proprio
dietro i meandri miei
quelli che vorrebbero spiegare
l’irrangiungibile afferrabile
quando gli consenti d’essere
l’ottimale afferramento d’anima
così che puoi…a volte
…fermarne il senso
anche se sempre c’è il mistero
quello che ti seduce invisibile
per quell’inviolato che raggiunge
…solo nell’estensione di te
nell’immagine d’un solidifico
che sai essere…d’un attimo
quando ti lasci cogliere.
E’ un cogliere a cui dai permesso
come se…aprissi te
quella meraviglia troppa
che può essere l’estatico
davanti al quale t’inchini
nella misura di quel mistero
che chiunque può afferrare.
Il silenzio è compagnia
mentre viaggi di mente
unica disturbatrice
che crea disagio giudice
di quel raggiunto sommerso
che si concentra estaticamente
quasi che la corposità svanisce
nell’identità d’altro
che appartiene al mistero.
Abbandonarsi tacitamente
in quella densità trascesa
è l’indice d’anima
che raggiunge le vette alte
d’un posto particolare assai
dove sei libero d’ombra o luce
mentre la dolcezza
…stringe d’abbraccio
l’attimo così fuggente…