La paura di dare
…in qualsiasi forma
l’amore che è dentro
è la ghiacciosità d’oggi
d’un umano disumano
che ha dimenticato
il sogno nel dolore.
E’ crogiolarsi in esso
è immergersi in esso
come fosse lo scudo protettivo
d’una guerra inesistente
che impoverisce solo
quel senso d’apertura
verso la fratellanza persino
che potrebbe da sola
abbattere gli icerberg
che tra l’altro stanno sciogliendosi
quasi che volessero insegnarci
quel mai uguale che…non esiste
quel mai uguale che…non si trasforma
dentro la fluidità del porsi
in alternativa all’essere
con quel mai essere migliorativi.
La paura non scioglie
quei grovigli interiori
tenuti saldi in potenza
per dare sofferenza mai pace
in un assurdo paesaggio
d’una primavera interiore
che dovrebbe essere messaggera
di risveglio e fioritura
nell’unico modo possibile
…imparare che non c’è solo dolore
…imparare che non c’è solo chiusura
in un sincero incolparsi
per ciò che si è diventati
per ciò che c’hanno dato o meno
per ciò che abbiamo appreso
nella lunga storia appartenente
ad ogni singola negazione
che ci punisce solo d’essere meritevoli
di sentire l’ascolto nascosto
…dell’anima.