Magari…

Raramente le macchine

…che corrono velocemente

provano a sostare

…l’attimo necessario

per accorgersi soltanto

di cosa c’è dietro

la siepe selvaggia in fioritura

con l’infinità propesa

ad essere solo ammirata.

Sono occhi appannati

solo dalla bellezza

che non viene colta più

nemmeno ad esser imposta

…magari stendendo un telo

con su scritto “guarda”

…magari scribacchiato d’istinto

per porgere solo un attimo

d’uno sguardo…ormai cieco

d’un sorriso…ormai andato

d’un fermo immagine

…ormai già catalogo

però…si sfogliano altri cataloghi

quelli di luoghi esotici

dove far solo foggia di moda

per potersi etichettare meglio

del tono di turisti a forza

per dire agli altri…io sono.

Poi…passa di qua…colui

…altro che altro d’estasi

e…litigano nelle macchine

con parolacce infide

nei pianti di bambini persi

…spettatori che non sanno cosa fare

se non catalogare la coppia

tra l’intreccio più assurdo

inventato per essere massacri.

Quanta pena è ciò

da dove cominciare?

 

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