Quanta compagnia mi faccio
io da sola con me stessa
nell’amicizia che ho imparato
dall’arguzia di compensazione
di quelle tante sfaccettature
a cui non dò diniego
ma libertà d’espressione.
Quanta compagnia è con me
di ciò che produce il mio esistere
scegliendo ogni volta
la giusta dimensione di scelta
che profuma di libertà
quella acquisibile nell’accettare
ogni minimo ed ogni massimo
mentre rispecchio la mia natura
così piegata a volte
così esplosiva altre
mentre s’alternano gli umori
e li prendo così come sono
per la vacuità degli attimi
così espressione invece d’abbandono
a ciò che vogliono diventare
…mentre non mi frappongo tra loro
quando esprimono se stessi
…mentre facendo d’equilibrio maestria
mi rendo assai degna
d’aver coraggio di conoscermi
dicendomi ogni volta…prendimi attimo
accompagnami nel baratro
accompagnami nella luce…