Se pongo l’esistenza
…sul piano oggettivo
d’un percorso in salita
che…amplia ogni volta
quel di più imparato
…dalle lezioni ricevute
sembra la crescita
quella meravigliosa passeggiata
che ci porta in quei posti strani
non conosciuti ma sognati
che…all’improvviso fanno diventare
…quell’attesa di sogno
nel desiderar il visitarli.
Il compendio d’attesa
diventa…salendo di tono
la risultante che già era lì
prima nel cuore e poi nella testa
che fanno dell’aspirazione
quella compagnia necessaria
a gustar il sacrificio del viaggio
perchè si può arrivare alla meta.
Se pongo l’esistenza
sul piano soggettivo invece
…rimprovero l’incostanza
per quella sfiducia letale
che avvilisce la vita
piegata nel disamore
per quanto non si crede mai
d’esser così protagonisti di noi
nella realtà d’abitudini
atte a deviare ogni apertura
verso ciò che è compito umano
nella consapevolezza conoscitiva
di ciò che veramente si vuole
per far sì che la lezione
…forse è solo imparare ad amare.