L’umano non è abituato
a prendere la gratuità
e…scappa
quando ne è investito
e…fugge
perchè non ci crede.
E’ abituato solamente
a pagare un prezzo
per ogni bella gratuità
che sembra inseguire a volte
nella paura discostante
perchè non capisce e accetta.
La sofferenza è lì
sembra quella…gratificante
perchè anche se ingiusta
sembra far più chiasso
nel dolore che ti piega
nella rinuncia che t’immola
nella tristezza che spegne
mentre…tempo che passa
sembra quel velo ombrato
di coercizione aggiuntiva
alla misura del mai pretendere
quello che spetta…non altro
capace di sconfiggere la latenza
per esser così paghi ormai
d’una comoda abitudine
di…non aspettarsi niente.
Io no…m’aspetto
io no…voglio per me il mio
senza baratto di situazioni
ho l’ardire di chiedere
il conticino in avanzo
non in disavanzo di maltolto
quando strappi profondi
hanno già provveduto
…da soli
a creare fratture e dolori
di cui sono stanca assai
da cui mi discosto sicuro
aspettando d’aver ragione
nei miei desideri più profondi
fatti di paciosità conquistabile
perchè il prezzo già l’ho pagato.
Il registro è cambiamento
e…sale dal mio pozzo
solo desiderio per me…