Fare un passo indietro
tanto definitivo di limiti
è quella coerenza baratro
che lascia interdetti assai
quando capire i propri limiti
è il rispetto che aspettavi
anche se infrange la coerenza
quel dover accettare pensandolo
che i limiti sono conoscersi.
E’ come se…misurando me stesso
perchè ami…lasci andare
non con il disprezzo anzi…con amore
dimostrando così l’umanità
forse per la prima volta
nella vita riesci a sapere
… la tua pesata
di non esser neanche degno
d’esser uomo con…”gli attributi”
invece di ciò che si è davvero
…senza “attributi”.
Fermare il limite
è atto primario
al saper forse conoscere
l’impossibilità d’esser degni
scegliendo di non esserlo
scegliendo di non meritarsi
…la bellezza della vita
ma solo il dolore individuabile
negli eterni addii alla vita.
Fare un passo indietro
è improvviso coraggio
quando lo specchio rimanda
…lo squallore del disamore
che è lì…a guardarti
a spegnere il luccichio
a spegnere l’alito respiro
mentre la morte umana
sopra ogni spasmo vita
piega l’elevato posseduto
facendolo diventare
pochezza che fa male
godendo del dolore
…non della gioia.