Infinito che m’abbracci
così candido d’amore
sembri per me quel Tutto
che cerco da sempre fuori me
ma che è invece concentrato qui
nell’amore incondizionato
che l’infinitezza porge
silente…prezioso…immenso
spazio…luogo…tempo
me nel tu e nel me
come fossimo nell’abbraccio
l’indivisibile condivisione
dell’eternità posseduta dentro
così unita ad altro eterno.
Infinito che m’accarezzi
con quel fruscio ventoso
che alita presente e vivo
di mille agoniate altre propulsioni
che creano la vita nell’attimo
e m’accarezzo mentre
tristezza di mesto è sospesa
nella dolcezza di me stessa
quasi piegata nelle ferite
d’accorgersi d’un vuoto dentro
così carezzato invece dolcemente
da vento lieve e soffice
d’esser viva e pronta sempre
a sentir anima pulsare dolce
d’esser qui ancora
a scrivere della poesia diffusa…