A volte osservo da un vetro
…assai trasparente
perchè è anima guardosa
…la non trasparenza delle cose
che son lì ad essere oggetto
mai soggetto del proprio sguardo
quando…levando il vetro
quel vetro che t’aveva permesso
…d’esser quasi vicino
ma…diviso…perchè eri tra cose
è…il permettersi d’essere
quella individualità palesata
che…ti ha reso libertà.
Libertà d’esser persino
anima che è trasparenza
anima che è sensibilità
d’afferrare il vigore che c’è
in ogni attimo di mai comunione
in…quell’incomunicabilità
che sembrerebbe isolamento
mentre non ci sei invece mai stato
nella gabbia di quelle trasparenze
che mancano solo d’anima.
Incomunicabile diventa quel vetro
dove rifugi te stesso nel pianto
d’esser dentro un vetro appiattito
mentre fuori da quella visibilità
fatta solo di verità…c’è la bugia
quella atroce d’una stranezza
perchè picchi sul vetro ma…il suono
rimbomba nel fracasso di cose.
Che vivono?
Che sono?
Che fanno solo rumore…