Si arretra dinnanzi
a quel “Noi” così complesso
in quell’essere ciò che è
in ogni palpito afferrato.
E’ come se…dinnanzi
…ad una pietra
che vibra comunque
riuscissimo a non voler sentire
quell’impercettibile nella vita
…che pur è in essa
e…non ascoltare la sottigliezza
ci uguaglia a quella staticità
di senza vita che percepiamo
perchè ci hanno inculcato
che la pietra è solo pietra.
L’uomo per essere degno d’essere
deve sottostare al comune modo
quando si porge a non vedere
quando si porge a non sentire
quella vita che è…pietra.
Senza anima…la pietra è lì
senza anima…la pietra è oggetto.
Ugualmente così non rispettiamo
ciò che ci uguaglia ad una pietra
essendo mummificati noi
in quella ingloriosa non riflessione
di quanta bellezza c’è da scoprire
in ogni vita che è pietra
in ogni palpito che è, Noi
in quella parte del Tutto…Noi siamo…