Il mare sembra risplendere
nelle mille luci dorate
che si muovono di gioco
nell’azzurro limpidezza
che s’espande fino all’orizzonte.
E’ oggi una festa di colori
rimbalzanti di compagnia
quasi carezze d’anima
proprio nel bisogno d’afferrarla
in tanta magnifica simbiosi
che addolcisce il pensiero
d’un rispetto profondo a te stesso
quando la dignità assume
quel grido che rivolgi
persino all’Universo.
Sembra ascoltare…la voce
perchè l’elezione prospettata
affievolisce quel piegato dentro
che alla fin fine evinci
da una sconfitta che non è perdita
ma acquisto di valore
quantizzato proprio dal dolore
quello di lasciar andare via
la disistima procuratasi
proprio per una sorta di costo
quello che hai scambiato
per esser persona finalmente.
Esser persona è ciò che rimane
ad ognuno che lo sceglie
ad ognuno che si dà un valore
in ogni azione così svilente
quando l’anima regina
si ferma un attimo a riflettere
con quell’unione fuorviera
che ti catapulta nel trovare
quella dignità ostacolata
non degli altri
ma da te steso proiettato
in quell’aver sognato solamente
ciò che non esisteva
nella delusione poi di capirlo…