Il mio amico del Pakistan
vestito di bianchezza
ogni mattino mi saluta
augurandomi col sorriso
…la buona giornata.
Sempre scambiamo parole
e…la nostalgia sua
è sempre il lontano
…che porta dentro
trasmesso con velatura
mentre gli occhi s’accendono.
Racconta della sua Terra
e pure del suo Dio
e sempre ci unisce comprensione
anche se così diversi
afferro invece il suo amore
più di quel che non capiamo
per ciò che ci rende uguali.
Il sorriso è sempre splendido
su quel biancore dentatura
che…nella scura pelle
risplende ancor più
…sembrano perle
come quelle che vende
…con pazienza
su una spiaggia assolata
dove vige il disagio epocale
di borsellini blindati assai
nel vocio di donne esauste
d’esser guardiane dei bilanci
sempre più esigui di bisogni
mentre Pakistan con sudore
tenta di campare anche lui
…dopo tanto sacrificio
…dopo tanto camminare
nella bianchezza perfetta
del suo vestire simbolo…