La piccoletta pacioccona
che è impavida d’istinto
si chiama Sara
ed è paffutella nelle pieghe
quasi che…gli occhi di stelle
sembrano luccicar da soli
nella capigliatura scura
che la rende angioletto bruno.
Corre a carponi sveltamente
a raggiungere l’acqua del mare
che la paura non la sfiora
di quell’immenso così fascinoso.
Forse è la sensazione sua
…di raggiungere quel liquido
che l’ha ospitata così bene
e…la non paura
…dev’essere quella
l’accoglimento d’acqua amica
dove da puntino è divenuta
quella pacioccona di vita.
E’ libera dalla paura
…non la conosce proprio
e spero augurandoglielo
…che mai la conosca
così potrà e saprà essere
sempre impavida ed ardita
mentre affronterà domani
altri immensi sconosciuti
che imparerà ad afferrare
senza il concetto avvilente
che porge il tentennare
dinnanzi alla parola…paura
e…del senso di se stessa
saprà vestirsi interamente
nel muoversi incontro
…alla sua vita.