Quanto disagio nel disamore
…nel finto buonismo
che mai è amore vero.
Quanto dolore nel disamore
…nel conoscerne il quantitativo
che come un boomerang
arriva indietro sempre
come fosse il lancio nella finzione
…quel chiedere mai sentito
…quell’avuto mai come avresti voluto
…quella rabbia che diventa poi
solo cattiveria pura.
Quanto è il disavanzo
nel cercare intorno carezza
e nel non sentirne il gusto
e nel non provare che scostamento
perchè non si è capaci d’ascoltare
quella che potrebbe essere sincerità.
S’affondano dentro…lame
come perdendo quella direzione
finta a iosa ma diretta
a rendere meno amaro
…il dolce desiderio
per quella privazione d’anima
che impedisce di cogliere saggezza
nel provare a credere
nel provare ad aprirsi
al disagio malato che impedisce
di raccogliere per sè l’obbiettività
di qualche cosa che non quadra
e che fa solo morire un vivo…