L’uomo corre sempre
dietro i fantasmi delle consuetudini
nel passato…crede di nascondersi
nel presente…crede di non averlo
nel futuro…crede poi che non sarà.
Ritma il tempo della vita
dentro i tre paletti esistenziali
senza recepire che è l’assurdo
correre nel tempo con la prigionia
come fosse il tempo l’incubo
non la considerazione che
…non esiste.
Diamo noi…la parte cerebrale
l’interesse d’una vita
dentro il limite di noi stessi
come fosse palizzata ben piantata.
L’idea del tempo che ti segna
come una rete t’avvolge
come un muro ti attornia
come uno specchio ti riflette
senza pietà è giudice di te
quando fai il bilancio elenco
e vuoi sistemare il tempo …
di quando eri…di quando non sei
…oggi ancora non sei
di quando sarai…se sarai
e…se è giusto esserci così schematico.
Il tempo è ticchettio convenzionale
inventato per rendere regola
non certo per dar lustro…