La tavola grigia
di primo mattino
Continua a leggere →
Caro infinito
oggi non so chi sono
Il vuoto pioggioso
patinante di grigezza
Ancora alto di splendore
sembra la magia d’ogni giorno
L’ignoto è la foschia
che sembra avvolgere
Ombrose querce
con quei rami aperti
Lo scorcio d’un triangolo
dove al vertice ci sono io
Forse vorrei essere lì
…su quella barca
Visualizzare la fragilità
è, dire a te stesso
L’alone di morte
che insegue la vita sempre