Inseguire le note trasparenti

nel trasportio di fantasia

come un sogno ch’appare

gestito nello sguardo sveglio

d’un gemito interiore

che sobbalza estatico

nella pienezza d’appartenenza.

Inseguire quel gesto

sì quello…proprio quello

così denso di poesia

così riempito di me

sembra restituire pezzi

non più cocci lontani

ma interezza di compenetrazione

d’un saper vedere oltre

e…nella gestualità carezza

accostarsi vicino alla notte

nella profondità di sogno

che è scandito d’anima

non di parole mai dette

non di ciò che non è

ma restituisce…arresa

quasi che d’improvviso prevale

l’essenza vera della gestualità.

Inseguire le note trasparenti

sembra viverle nella dolcezza

quella propria indiscussa vibrazione

che quando s’apre è divina

che quando s’ascolta è sicurezza

del tepore strano di dolcezza…