Quando il vento bufera
sembra voler trafiggere
quelle cose immobilità
sembra il suo impeto
circostanza illimitata
in un movibile d’astratto
che la fantasia ricopre
col manto fatato di proiezioni
come se…il vento assumesse
quell’umanità che non è sua
e…potesse nel suo variegato
trasportar persino pensieri
nel posto giusto che l’attende.
Sembra quel piegato d’alberi
l’alterità sottomessa
come di quelle personalità
agghindate di fortezza
ma “vuoto a perdere” d’anima
specie quando mai abbassano posa
d’esser poi…così pochezza
in quella povertà interiore
che è intrisecamente “qualità”
da cui si discosta vento
che li elimina nella verità
d’osservarne arresa.
Quanto t’amo vento
capace d’abbassare l’ego
in un sobbalzo di sobrietà
che conquista la libertà
nell’esser proprio grande…