Circondata da legame
come una strana amicizia
che mi conduce a scorgere
…quell’antico mio
così chiacchierone di simbiosi
che mi proietta nella baldanza
di cogliere un gusto già mio
che addolcisce la sapienza
d’un legame intrecciato
a ciò che…oggi sono
frutto d’antico anche mio.
E’ un antico che imprime
quella paradisiaca certezza
d’un unione interiore
con l’immenso sottostante
quasi che quell’attesa in sostanza
riesca da per sè ad esser riempita
nel tempo che mai lo è
nel luogo che mai lo è
oltre i quali io sono ancora.
E’ un ancora di pienezza
che non è l’assalto dell’angoscia
ma quella sensazione di riempito
che fa compagnia all’anima
nel sembrare essa sazia
ma così tanto che scivola poi
in un accorato dispiacere
quando va via la pienezza
lasciandomi dentro piagnucolii
quelli d’un bimbo che ha fame…