Il freddo è glaciale
e…non mi piace affatto
questa appannosità
…di vetri rigati
anche se è invitante
andarci su e…rigare
con pupazzetti e scritte
che riportano all’infantile.
A tratti i vetri
sembrano piangenti
in quelle gocce d’umidità
che son lì….piagnose
quasi uno scherzo strano
nel filtrar la luce gialla
d’un lampione fuori
che si riflette striata stranamente.
Il vento bufera sbuffa
raccogliendo nella furia
miriadi di foglie sparse
che sono dappertutto
mentre ghiaccio di serata
è la sola realtà d’ora.
Il calduccio del mio desco
profuma d’essenze profumo
con la mia lampada dei chakra
che sbuffa nel fumo
nei sette colori principali
…d’energia luce
che gira e dà calore.
La mia tranquilla sera
è densa di mistero
in quel divenire nelle ore
sempre più corposa d’anima
che indisturbata e lesta
va oltre il visionato
ad afferrare la distesa azzurra
d’un mare tempestoso
così agitato d’onde
da lasciare lo sguardo perdersi
nella reale distensevole immagine
che si porta dentro di noi
d’una tempistica diversa
che regala lo specchio d’influssi
d’una calma interiore
che è generatrice di dolcezza
verso un viso assai vicino
e vederlo così…gigante…
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