Ogni volta

l’errore di aspettare

ciò che l’umanite vorrebbe

abbassa di sicuro

quel che cerchi da te stesso

…bastare a sè

se non vuoi condividere

la falsità di rapporti

che abitualmente intercorrono

per dirsi aggregati

ma poi a cosa aggregati

è il frutto mancante

che ti tormenta dentro

in quella specie d’uguale

che è la misura quantizzata

di quanto non sei quello.

E…se hai capito il gioco

d’un peso così grande

dentro l’ipocrisia costrittiva

uguale senti quel vuoto dentro

che rende amaro il gusto

del sapere il bluff continuativo

che comunque a volte è affiorante

nell’umanite che t’aggancia

come fossi un perdente

come fossi d’un altro pianeta…